Di fronte alla Confraternita, inglobata nel muro di cinta sull’angolo di via Castello, sorge la cappella di San Rocco edificata nel 1531 come ex voto per la liberazione dal flagello della peste. Affrescata da un pittore locale, Rolando Canale, con una decorazione a grottesche, fu poi restaurata nel 1632 in seguito a una seconda epidemia. L'impianto a padiglione aperto, come si nota nella tavola del Theatrum Sabaudiae del 1666, fu poi modificato con il tamponamento degli archi. La struttura della cappella è di forma ettagonale coperta da una volta “ad ombrello”, sorretta nei tre vertici verso la strada da pilastrini in cotto, mentre gli altri lati sono sostenuti da una muratura continua in mattoni. Nel 2014 la cappella è stata fatta oggetto di restauro attraverso operazioni di consolidamento.
Venuta meno la funzione religiosa, diversi sono stati gli usi cui è stata adibita la cappella nel tempo: negli anni Trenta – Cinquanta del Novecento è stata laboratorio di un fabbro, con tanto di forgia e ciò ha comportato la perdita, in gran parte, della decorazione a grottesche.